Laudemio …l’eccellenza toscana dell’Olio
L’eccellenza Toscana è conclamata anche nella produzione di olio extravergine di oliva
La storia del Laudemio risale al 1988 con Vittorio Frescobaldi, il quale volle presentare al mercato un olio in grado di esaltare le caratteristiche organolettiche e soprattutto che fosse rappresentativo e portavoce dell’eccellenza toscana in campo oleario. In sostanza un olio che fosse in grado di regalare al palato un concentrato di esperienza e qualità.
L’origine del nome affonda le radici nella società feudale, di fatti Laudemio è adoperato per indicare la parte migliore del raccolto, frutto di accurata selezione delle olive, ad oggi è un brand espressione indomita di eccellenza.
L’iniziativa coinvolse un numero ristretto di produttori specializzati nella produzione di oli extravergini d’oliva di pregio, le cui coltivazioni erano localizzate in aree particolarmente vocate.
Di fatti Laudemio è portavoce di eccellenza, meticolosità ed esperienza. La nascita del Consorzio consentì di sviluppare a pieno le conoscenze in ambito produttivo per esaltarne l’aspetto qualitativo ed organolettico dell’olio extravergine di oliva italiano, che in poco tempo ha conquistato le tavole di ogni dove.
Il consorzio coinvolge 21 produttori, 2300 ettari di terreno, per un totale di 100.000 piante, con una produzione di 2400 quintali di olio di oliva di cui solo 650 quintali sono destinati per la produzione del Laudemio.
Il consorzio ha disciplinato l’intera filiera produttiva, dettandone delle rigide linee guida a partire dalla scelta del suolo, elemento indispensabile al fine di conferire agli oli caratteristiche organolettiche singolari, tracciando meticolosamente ogni singolo passaggio dalla raccolta e selezione delle migliori cultivar; sino a regolamentare anche la frangitura, l’imbottigliamento e la conservazione, con il fine ultimo di preservare l’eccellenza di un prodotto.
Laudemio è inteso come espressione di eccellenza ed è ispirato alle grandi CRU francesi.
Di fatti l’eccellenza è suggellata anche dal censimento di ogni singola pianta, il cui raccolto verrà destinato per la sola produzione del Laudemio;
Le linee guida del consorzio impongono la raccolta entro il 30 Novembre, a cui segue un’accurata selezione delle olive, rigorosamente conservate per non più di 48 ore in apposite cassette, i cui strati non devono essere superiori a 10 cm.
Inoltre ogni frangitura deve essere effettuata in frantoi che garantiscono lavaggio, defogliazione e molitura con l’ausilio di vasche di raccolta in acciaio, per evitare contaminazioni plastiche e soprattutto una migliore conservazione .
La molitura deve avvenire a temperatura dell’acqua nelle gramole non superiore a 28°. È obbligatorio il filtraggio dell’olio, per eliminare residui di lavorazione e soprattutto le aziende devono comunicare (entro il 15 ottobre) il nome del frantoio ove avverrà la lavorazione.
Al termine della fase di produzione del prodotto vi sarà un’apposita commissione incaricata per valutare l’olio e per procedere alle analisi chimiche e sensoriali, per quest’ultime si procederà con il c.d. panel test che ne accerta qualità e colore.
L’aspetto alquanto distintivo dell’olio Laudemio è anche correlato alla scelta del packaging, elegante ed insolito.
Il modello accuratamente depositato dal Consorzio, prende ispirazione dalla Francia e dai profumi. Di fatti la tipologia di bottiglia ricorda le bottiglie retrò dei profumi francesi degli anni ’20. Disponibile inizialmente solo nel formato da 500 ml, ma nel 1995 vennero introdotte le monodosi da 100 ml e nel 2008 il formato da 250 ml.
Negli anni il mondo ha conosciuto Laudemio che ad oggi vanta la presenza in tutti i mercati principali e di maggior pregio, con una produzione che si aggira attorno alle 135.000 bottiglie l’anno, destinate a conquistare il posto sulle tavole dei migliori ristoranti italiani e di tutto il mondo
Un’eccellenze che asserisce maestria, passione e pregio della nostra terra…la nostra Italia .
