Buccia Nera …l’intreccio tra vino e cosmesi
Siamo in Toscana e più precisamente a Località Campriano in provincia di Arezzo, nell’azienda “Buccia Nera” un’azienda che ha scelto di dedicarsi interamente alla produzione di vini della tradizione Toscana interamente biologici, nel rispetto della natura e dell’ambiente.
“Buccia Nera” come ogni azienda del mondo del vino è frutto di recondite passioni di famiglia, ed è la stessa famiglia che di generazione in generazione procede col racchiudere in bottiglia, storia, tradizione e passione.
Buccia nera racconta la storia enologica della famiglia Mancini inizia alla fine dell’Ottocento con la costruzione della prima cantina a San Polo e la coltivazione dei primi vigneti del Podere della Filandra e le acquisizioni delle Tenute di Campriano e di Muciafora.
Già a partire dal 1926, la famiglia si impegnò sin da subito nella produzione di Chianti doc, con l’impiego di sole vasche di cemento. La passione si concretizzò ulteriormente negli anni ’70 e più precisamente nel 1962, quando Amadio Mancini, affiancato dalla moglie Patrizia, subentrò nella direzione dell’azienda, procedendo con l’ammodernamento ed il miglioramento delle tecniche di coltivazione e produzione. Furono anni di grande sviluppo per il recupero dei vigneti e dell’impianto dei nuovi oliveti.
Nel 2002, Amadio certificò ufficialmente la conduzione biologica dell’intera produzione aziendale, avviata già da molti anni. In contemporanea la tradizione mescolata all’innovazione spinse Amadio a procedere con i lavori di costruzione della nuova cantina, la Tenuta di Campriano, con un adattamento delle metodologie di vinificazione che hanno segnato la storia dei vini toscani ed adattandole alle moderne tecnologie.
Oggi, a gestire l’azienda, sono Anastasia, Alessia e Roberta Mancini, figlie di Amadio che, dopo anni al fianco del padre, hanno dovuto ereditarne, se pur troppo precocemente, l’intera gestione della tenuta. Grazie agli insegnamenti del babbo, ai solchi profondi che lui ha tracciato, ne seguono tutti i giorni le orme, ciascuna con le proprie inclinazioni, per dare concretezza agli obiettivi aziendali.
L’insueto nome “Buccia Nera” ha un significato molto penetrante che mescola passione e famiglia ed è ispirato al colore della pelle del nonno della famiglia Mancini, molto scura, colorata e inspessita dal sole a seguito delle numerose ore trascorse a lavorare sotto il sole cocente.
La lunga tradizione sprofonda le radici in 50 ettari di vigneto immerse tra argilla, sabbia e limo, i quali ospitano i vitigni della tradizione vitivinicola Toscana tra cui ritroviamo Sangiovese insieme a piccole quantità di Syrah, Cabernet Sauvignon, Merlot, Malvasia Nera, Alicante, Ciliegiolo, Canaiolo, Trebbiano Toscano, Malvasia del Chianti, Grechetto e Chardonnay.
Come già detto l’azienda “Buccia Nera” adopera vecchie metodologie di vinificazione ma con l’impiego di moderne tecnologie nel rispetto dell’ecosostenibilità della cultura Bio; di fatti nella fase di vinificazione sono impiegate vasche in acciaio a temperatura controllata e sistema di riempimento ad azoto.
La fermentazione alcolica e malolattica viene indotta spontaneamente con l’impiego dei lieviti autoctoni, con il solo ausilio della temperatura e di pied de cuvé tra una vasca e l’altra. L’impiego di lieviti autoctoni conferisce al vino carattere ed unicità.
L’azienda Buccia Nera è anche rinomata per la produzione del decantato Vin Santo, contemplato nell’enologia per l’insolito e singolare processo di vinificazione.
Negli anni la grande passione e la lunga tradizione di vino ha spinto la famiglia mancini alla produzione anche di cosmetici, ottenuti a seguito della lavorazione delle vinacce del famigerato sangiovese, in quanto ricche di molecole naturali e polifenoliche, preziosi antiossidanti che contrastando l’azione dei radicali liberi, rallentano l’invecchiamento cutaneo.
Tradizione e modernità sono i presupposti per la produzione dei Vini dell’azienda buccia nera, anche essa ambasciatrice del vino italiano nel mondo.